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Pandemia Coronavirus. Zone rosse, arancioni, gialle: cambiamenti in vista per alcune regioni

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Possibile a breve un cambio di regole e di colore per alcune regioni, secondo i pareri del Comitato Tecnico Scientifico (che non ha potere decisionale), e i dettami della Commissione straordinaria per la gestione e il contenimento della pandemia in corso.

C'è attesa per i nuovi dati dell'Istituto Superiore di Sanità sul monitoraggio dei contagi, e, con loro, i susseguenti, probabili cambiamenti di fascia (e misure) per alcune regioni. Basilare l'andamento dell'indice Rt, ancor più, dopo che i criteri di assegnazione delle zone si sono fatti più stringenti.

La Lombardia, nel frattempo, resta in attesa che il Tar si pronunci il 25 gennaio sul ricorso contro la zona rossa, il Veneto invece, potrebbe riottenere la zona gialla dopo il passaggio in arancione. "Le curve continuano a scendere sia per numero di nuovi contagi che di ricoveri negli ospedali e in Veneto oggi l'Rt è 0,82. Non vi so dire se sarà ancora in zona arancione o meno. Ad oggi siamo in arancione per un fattore 'prudenziale', ma non avente titolo dato che i nostri parametri sono sempre stati da giallo", ha dichiarato il Governatore Zaia.

La Liguria intanto, come sottolineato dal Presidente Toti, "È compatibile con il giallo. I numeri sono buoni, gli indicatori ci danno in sensibile miglioramento. L'Rt è sceso sensibilmente sotto l'1% e quindi la settimana di monitoraggio che come previsto dal Dpcm varrà poi come base di valutazione delle zone è posizionata in una zona compatibile con il giallo. Per la prima volta da molti mesi - ha detto Toti - i ricoverati in ospedale per covid in Liguria scendono sotto quota 700, siamo a 697".

Il Lazio, in zona arancione, ha annunciato un Rt inferiore a 1 che consentirebbe il passaggio dalla zona arancione a quella gialla.

Contagi ancora alti e sicura zona rossa per la Sicilia: "Il diritto alla vita è prioritario. Se il contagio non dovesse abbassarsi alla fine del mese adotteremo nuove misure restrittive, naturalmente d'intesa con il governo nazionale, e non escludo si possa arrivare a un lockdown come quello della scorsa primavera", ha dichiarato il presidente della Regione Nello Musumeci.

Il Cts darà indicazioni e orientamenti che saranno poi condivisi con le Regioni. Il Comitato farà valutazioni e il ministro Speranza deciderà e firmerà le ordinanze, sentendosi coi presidenti di Regione e si stabilirà il colore di ciascuna.